Deportacije slovenskih in hrvaških civilistov v italijanska taborišča 1942-1943

I saggi presentati in questo volume da storici italiani e sloveni indagano un fenomeno, quello dei campi di concentramento italiani e della deportazione in questi di anziani, donne e bambini di nazionalità slovena e croata, su cui esiste oggi una buona produzione scientifica ma che è ancora quasi sconosciuto a livello di divulgazione e praticamente assente nella manualistica scolastica. Eppure, proprio in queste province di confine, sarebbe opportuno che di questo argomento si parlasse di più anche perchè, fra i deportati, una parte consistente era costituita da cittadini italiani di nazionalità slovena, cittadini di tutte le province della Venezia Giulia, a cui è stata finora negata persino la memoria delle sofferenze sopportate. I percorsi di ricerca tracciati dagli autori ci consentono di andare oltre ad una semplice ricognizione delle diverse situazioni riscontrabili nei campi nati lungo il confine orientale, permettendo confronti con lavori di carattere più generale ed individuando nuovi spunti di riflessione: dai legami tra i diversi campi di concentramento, al loro funzionamento anche dopo il 25 luglio e la caduta del regime fascista, al contributo che gli ex internati diedero al Movimento di liberazione italiano e sloveno delle nostre zone.

Questo sito fa uso di cookie per migliorare l’esperienza di navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’utilizzo del sito. Proseguendo nella navigazione si accetta l’uso dei cookie. Leggi di più